Qualità
- UNI EN ISO 9001:20015 Sistema di gestione per la qualità
Il concetto di qualità, all’interno delle realtà imprenditoriali, si traduce in un miglioramento nella produzione/fornitura di prodotti/servizi e contemporaneamente nella riduzione dei costi. Questo si verifica perché aziende la cui organizzazione o i cui processi non presentano livelli accettabili di qualità, sono caratterizzate da numerosi errori interni, tempi morti, scarsa coordinazione per cui numerose attività sono sovrapposte e disgiunte, spreco di risorse e mancanza di strumenti e procedure di raccolta di feedback per avviare un processo di miglioramento continuo. Tutto questo porta, da una parte, all’insoddisfazione del cliente, dall’altra parte all’aumento dei costi.
Ogni prodotto è sintesi di un insieme di elementi quali risorse, conoscenze, procedure organizzare e coordinate in una precisa struttura. Risulta quindi evidente che la qualità di un prodotto è direttamente legata al livello qualitativo raggiunto dalla struttura organizzativa stessa.
Il miglioramento della struttura aziendale nell’ottica della qualità è un procedimento complesso. Servono non solamente risorse economiche ma soprattutto capacità organizzative e conoscenze su cosa contribuisca alla qualità. Per questo, è importante che ogni impresa intenzionata ad intraprendere un tale percorso sia guidata da esperti del settore.
Sicurezza
- ISO 45001:2018 Sistemi di gestione salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
- BS OHSAS 18001:2007 Sistema di gestione salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
- Linee Guida UNI INAIL per modelli di organizzazione e gestione della sicurezza
- Modello 231/2001
- Responsabilità Sociale d’Impresa
- Modelli organizzativi flessibili di conciliazione dei tempi di vita e lavoro: piani di flessibilità
La Responsabilità sociale d’impresa poggia sulla convinzione che le organizzazioni abbiano una responsabilità allargata, dunque, oltre che economica anche sociale e ambientale, nei confronti di tutti quei portatori di interesse che gravitano attorno all’organizzazione. Tale responsabilità dell’organizzazione si basa sulla volontarietà e non sulla normazione.
Ma nel nostro ordinamento, il Decreto Legislativo 231/2001 ha previsto per la prima volta la possibilità che società ed enti possano essere direttamente chiamati a rispondere dei reati commessi nel loro interesse da dirigenti, dipendenti e da tutti coloro che operano in nome e per conto della società, dai quali quest’ultima tragga un interesse o un vantaggio; tale responsabilità si aggiunge a quella della persona fisica che ha realizzato materialmente il fatto. L’ampliamento della responsabilità mira a coinvolgere le società nella punizione di taluni reati commessi a loro vantaggio o nel loro interesse. Le conseguenze per tali enti sono di immensa portata non solo in ragione dell’elevata entità delle sanzioni economiche, ma per il regime di pene accessorie loro imputabili (revoca di licenze, impossibilità di contrarre con la P.A, revoca di finanziamenti e loro restituzione, divieto di pubblicità) tali da determinare, insieme all’indubbio grave danno reputazionale, la cessazione di ogni attività da parte dell’ente. Lo stesso Decreto 231/01 ha previsto però l’esclusione della responsabilità descritta nell’ipotesi in cui la società si doti di adeguato Modello Organizzativo e di efficace sistema di vigilanza. I sistemi BS OHSAS 18001:2007 Sistema di gestione salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e Linee Guida UNI INAIL per modelli di organizzazione e gestione della sicurezza sono una risposta.
Responsabilità sociale d’impresa , modelli organizzativi flessibili di conciliazione dei tempi di vita e lavoro.
Per responsabilità sociale di impresa si intendono quelle pratiche e quei comportamenti che un’impresa adotta, su base volontaria, nella convinzione di ottenere dei risultati che possano arrecare benefici e vantaggi a se stessa e al contesto in cui opera.
Ciò che caratterizza l’approccio alla RSI è l’integrazione delle tematiche di responsabilità sociale (promozione di politiche di genere, sviluppo di relazioni industriali di qualità, rispetto dell’ambiente, ecc…) nelle linee strategiche delle imprese, siano esse multinazionali o micro imprese: la RSI, infatti, è aperta a tutte quelle organizzazioni (associazioni, fondazioni, imprese, cooperative) che abbiano interesse nell’agire d’impresa.
Le aziende avvertono l’esigenza di guardare non più solo allo sviluppo delle proprie attività e all’incremento degli utili, ma anche alle esigenze della società in senso ampio. Questo si traduce nell’adozione di una politica aziendale in grado di conciliare obiettivi economici con quelli sociali e ambientali, del territorio di riferimento, in un’ottica di sensibilità futura. Sviluppare comportamenti socialmente responsabili significa creare le premesse per una concorrenza leale e trasparente e per lo sviluppo di un sistema di protezione sociale moderno ed efficiente.
Ambiente
- UNI EN ISO 14001:2015 Sistema di gestione ambientale
La certificazione ambientale è un attestato che certifica l’impegno di un’organizzazione per il rispetto dell’ambiente. L’impresa privata o l’ente pubblico che sceglie volontariamente di ottenere la certificazione deve dotarsi di un Sistema di Gestione Ambientale e sottoporlo a verifica da parte di un Ente terzo accreditato.
Il Sistema di Gestione Ambientale è l’insieme dei processi, dei procedimenti, degli strumenti, dei modelli posti in essere da un’organizzazione, formalizzati al fine di rispondere ai requisiti richiesti dalle norme di riferimento (ISO 14001 ed EMAS). Sono strumenti utili per lo sviluppo sostenibile, in quanto le organizzazioni che si certificano prendono un impegno concreto per limitare gli impatti ambientali diretti (derivanti dalle proprie attività) e indiretti (aspetti ambientali sui quali possono esercitare una certa influenza), migliorare l’abbattimento delle emissioni, incentivare il riciclaggio e le buone pratiche ambientali. Impegno principale dell’organizzazione certificata infatti è la politica del miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali.